Ai Lettori

Veronica Berenice
Editoriale

Nel corso di una tipica serata estiva di provincia, dove le zanzare affamate di sangue e sudore sono l’unica, vera distrazione, con il pensiero mi fingevo, distratta dalle conversazioni e quasi vedevo di tre quarti, poggiata al bancone del bar, La Livella impersonificata. Così si manifesta per la prima volta il progetto, una risposta naturale della fantasia alle lamentele sull’ambiente culturale, lamentele da bar casablanca che odorano di vecchio.

Gli sfigati dei vertici

Dopo una lunga gestazione La Livella è diventata quasi reale e con essa gli autori instancabili di quanto leggerete in queste nostre pagine virtuali; da subito ci è parso evidente come l’essere brillanti e l’essere stupidi fossero qualità fuori moda. L’aurea mediocritas ci pareva vincente sugli estremi opponenti.

Cosa dirà di loro, di noi, degli sfigati dei vertici, quel mondo futuribile né caldo né freddo nel quale già viviamo ma eternamente distratti, distraenti e distorti?

Non ci è rimasto che provare, tentare senza presagi vincenti, facendo fronte unito alle critiche con il miglior uso di logica e retorica.

In questi mesi di lavoro si sono succeduti golpe alla rivista ancora in embrione, manifestazioni di maschilismo subito allontanate ed intrallazzi degni di una telenovela spagnola. Fu evidente che avessimo con voracità mangiato tutta la melassa posta a copertura di questo progetto e fu una fortuna: finalmente la nostra natura squisitamente umana si è potuta manifestare senza artifici scoprendo che quello che stiamo facendo dona alla vita pienezza di senso e che ogni atto creativo è un atto che passa in primo luogo attraverso il sé e conduce direttamente al fuori di sé. Tanto da dirsi, esser fuori di sé dalla gioia.

Tutto questo è ciò che vogliamo condividere con voi nel dirvi che La nostra rivista si è posta il compito ambizioso di raccontare quanto accade ed è accaduto, lievemente discosti dalle notizie del giorno, prendendoci il tempo di analizzare scrittori, filosofi e poeti che abbiamo amato come amanti voluttuosi, di raccontare gli eventi di ieri e quelli di oggi con uno sguardo vivo e vero con cura ed attenzione anche per il bello della grafica e del Word Wide Web.

Ci siamo assunti l’onere di farlo in due lingue per dare un valido passaporto ai nostri contenuti che possa far loro valicare frontiere e confini. Senza mai dimenticare che tutto si può e si deve dire nel giusto modo, che lo humor non deve uccidere e che muoversi nel mondo con lievi mani ci permette di lasciarlo intatto dopo il nostro passaggio.

Chiediamo a voi Lettori curiosità e pazienza, di amarci come si amerebbe un figlio imperfetto, amarci dunque di più perché siete gli unici a poterlo fare. Noi promettiamo di crescere sempre, più interessati ed interessanti. Per voi e per noi.

La direttrice,
Veronica Berenice