Patti Smith

Just Kids

Valeria Sokolova
Filosofia

Perché non so scrivere qualcosa che possa risvegliare i morti? Questo obiettivo è ciò che brucia più nel profondo. 

Lavoravo lì da pochissimo quando il ragazzo conosciuto di sfuggita a Brooklyn si presento in negozio. Aveva un aspetto assai differente con indosso una camicia bianca e la cravatta, somigliava ad uno scolaretto cattolico. Mi spiegò che lavorava alla Brentano in centro e che possedeva un buono che era intenzionato a usare. Si prese parecchio tempo per esaminare tutto, le perline, le statuine, gli anelli di turchese. 

Alla fine disse: “Voglio questa”. Era la collana persiana. 

“Oh, è anche la mia preferita”, gli risposi. “Mi ricorda uno scapolare”.

“Sei cattolica?” mi chiese.

 “No, mi piacciono le cose cattoliche, tutto qui.”

“Io facevo il chierichetto”, mi disse sorridendo. “Mi piaceva far oscillare l’incensiere”.

Ero felice che avesse scelto il pezzo che gli avevo mostrato, ma ero anche triste di vederlo andare via. Quando glielo incartai e glielo consegnai, gli dissi impulsivamente: “Non darlo a nessuna ragazza che non sia io”.

Mi sentii subito in imbarazzo, ma lui mi sorrise e disse: “Non lo farò”.

[…]

Dopo la morte di Robert mi tormentai per le sue cose, alcune delle quali erano state nostre. Sognai le sue pantofole. Le aveva indossate verso la fine, pantofole belghe nere con le iniziali ricamate in oro brunito. Mi tormentai per la scrivania e la sedia. Sarebbero state battute all’asta da Christie’s assieme a tutti gli altri oggetti di valore. Restavo sveglia a pensarci, talmente ossessionata da ammalarmi. Avrei potuto fare un’offerta, ma non sarebbe servito a nulla; la sua scrivania e la sua sedia passarono in mano a degli sconosciuti.

Non smetto di ripensare a cio che diceva Robert ogni volta che si lasciava ossessionare da qualcosa che non poteva avere. “Sono un egoista bastardo. Se non posso averlo io, non voglio che lo abbia nessun altro”.

Perché non so scrivere qualcosa che possa risvegliare i morti? Questo obiettivo è ciò che brucia più nel profondo. Ho saputo superare la perdita della scrivania e della sua sedia, ma mai il desiderio di creare una stringa di parole più preziose degli smeraldi di Cortés. Però ho una ciocca dei suoi capelli, un pugnento delle sue ceneri, una scatola di lettere, un tamburello di pelle. E nelle pieghe di una velina viola sbiadita, una collana, due placche viola incise in arabo, legate con fili neri e d’argento, regalatami da un ragazzo che amava Michelangelo.

[1] Just Kids by Patti Smith (2010)

Ti è piaciuto l’articolo? Lascia qui la tua opinione su La Livella.

Did you enjoy the article? Leave here your feedback on La Livella.

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
LinkedIn
Share on email
Email